Corporate Intrapreneurship Program: che cosa é, come é fatto, e quali benefici può creare

Le grandi aziende oggi si trovano ad affrontare scenari in continua trasformazione: velocissimi progressi tecnologici, instabilità dei mercati, profondi cambiamenti sociali.

Abbracciare l'innovazione e sostenere il talento imprenditoriale dei propri dipendenti è ormai una necessità, e non più un lusso a cui si può rinunciare. Molti dei manager che hanno a cuore il futuro della propria azienda, credono che per farla prosperare si debbano potenziare le capacità imprenditoriali dei propri dipendenti.

Kaihan Krippendorff, l’autore di “Driving innovation from within”, spiega il motivo in questo modo:

Delle prime 10 fonti di innovazione, i dipendenti sono l’unica risorsa che puoi controllare e alla quale puoi accedere tu, ma non i tuoi concorrenti
— Kaihan Krippendorff

Ma come si può far partire l’innovazione dall’interno dell’azienda?

Una delle possibilità, scelta da sempre più aziende, è quella di creare un programma di corporate intrapreneurship.

Questo articolo spiega che cosa è, come è fatto, e quali benefici può creare per le aziende che lo adottano.

 

Che cosa è un Intrapreneur?

Un intrapreneur - dall’inglese “in” (dentro) e “entrepreneur” (imprenditore) - è un dipendente che pensa come un imprenditore, ma agisce all'interno di una azienda. 

Si applica in maniera proattiva alla risoluzione dei problemi comuni e utilizza creatività e pensiero critico per diventare un agente di cambiamento positivo e di crescita per il proprio datore di lavoro.

Normalmente le grandi aziende, per selezionare gli intrapreneur e per metterli in grado di operare, organizzano uno o più programmi di corporate intrapreneurship.

Si tratta di percorsi di formazione e coaching operativo che coinvolgono dal 5 al 15% della popolazione aziendale. Hanno lo scopo di trasferire ai dipendenti un mindset o delle capacità che normalmente non possiedono… quelle tipiche degli imprenditori.

Fra queste:

• la capacità di ridurre il rischio di mercato,

• la capacità di iterare velocemente,

• la capacità di approcciare la creazione di un nuovo prodotto in modo scientifico.

 

Guarda un video di tre minuti che spiega che cosa è un Corporate Intrapreneurship Program

 

Come funziona un Corporate Intrapreneurship Program

Normalmente una grande azienda viene affiancata, nella progettazione ed erogazione del proprio programma, da una società di consulenza.

Questa ha al proprio interno due risorse che normalmente non sono presenti in una corporate: la conoscenza dei framework e delle best practices in fatto di innovazione e un processo strutturato che garantisce l’efficacia dell’iniziativa.

In genere questo processo prevede delle fasi codificate:

1. la raccolta dei business need,

2. la call for ideas,

3. il percorso di incubazione.

In un primo momento l'azienda raccoglie, dalle diverse business unit, i cosiddetti business need, cioè le richieste in termini di innovazione di ognuna delle unità aziendali.

Alcune business unit potrebbero avere degli obiettivi legati ad una nuova tecnologia, altre degli obiettivi di esplorazione di nuovi mercati, altre ancora la necessità di aggiornare i processi interni.

Questi input vengono raccolti e strutturati, in modo da poter permettere all’azienda di compiere delle scelte razionali.

In un secondo momento viene lanciata una call for ideas, ovvero un invito a tutti i dipendenti a proporre degli spunti e delle idee, più o meno strutturate, che possano essere una possibile risposta alle necessità evidenziate dall’azienda.

Queste idee vengono selezionate, così come le persone che le hanno proposte. In questo modo vengono creati diversi team, in genere composti da 4 o 5 unità, che ricoprono ruoli diversi in azienda. Ogni team lavora su un’idea - o meglio su una ipotesi - diversa.

Infine vengono accompagnati alla validazione di queste idee e ad incontrare il mercato per capire - se e come - sia possibile trasformare gli spunti iniziali in veri e propri prodotti.

Nei casi più virtuosi quindi, oltre ad ottenere un forte impatto culturale sui propri dipendenti, l'azienda riesce ad immettere sul mercato dei nuovi prodotti o dei nuovi servizi.

Capire in che modo le persone attualmente risolvono un problema, è il primo passo da compiere per riuscire a risolverlo con un nuovo prodotto o un nuovo servizio
— Tomer Sharon
 

I benefici di un Corporate Intrapreneurship Program

Per comprendere quali sono i benefici legati ad un programma di Intrapreneurship, è utile capire cosa ne pensano i manager aziendali che lo hanno provato.

Sara Ogliari di Sapio dice: “Il primo beneficio è stato quello di aumentare la cultura dell'innovazione in azienda. Il secondo è la creazione di un nuovo prodotto che ci permette di avere una visione più chiara di quello che sono i consumi dei nostri clienti e dello stato dei loro magazzini”.

Giovanni Bursi di Banca BPER afferma: “Con il primo programma siamo riusciti a validare 5 prototipi, ovvero a capire che 5 delle idee nate in azienda hanno delle reali possibilità di successo sul mercato. Inoltre, dopo il programma, 175 persone sono diventate capaci di comprendere meglio il mercato e di mettere il cliente al centro del lavoro di tutti i giorni”.

 

Casi eccellenti: esempi di corporate intrapreneurship

Il primo esempio eccellente di Corporate Intrapreneurship è datato 1974, quando Art Fry, un ingegnere della 3M, incappò in un problema: durante le prove del coro, il suo segnalibro continuava a cadere dallo spartito. 

A quel tempo, 3M consentiva ai dipendenti di dedicare il 15% del loro tempo a lavorare sulle proprie idee innovative, e proprio durante questo “tempo creativo”, un altro ingegnere 3M, Spencer Silver, aveva già inventato un adesivo leggero e riposizionabile. 

Unendo le loro forze, Spencer e Fry hanno creato un oggetto che è sulle scrivanie di tutti noi: il post-it.

Un caso molto più recente è quello di Amazon Prime, un prodotto nato dallo sviluppo interno, e da un’idea di alcuni dipendenti.

Fino a qualche anno fa, Amazon aveva un'offerta di "Spedizione super risparmio" per i clienti, che però non stava dando i risultati sperati. Seguendo lo spunto di Bezos, il CEO che da sempre incoraggia lo spirito imprenditoriale, un team di dipendenti di Amazon ha ipotizzato che i clienti avrebbero pagato di più per far parte di un abbonamento "esclusivo" che offrisse loro la consegna in due giorni.

Quell’idea si è trasformata in Prime, il servizio che tutti conosciamo e che genera oltre $ 19 miliardi all'anno.

Un terzo caso, ancora più recente e tutto italiano, è quello di Sapio, che ha creato il suo prodotto SmartTag proprio durante un programma di corporate intrapreneurship.

Puoi leggere la storia qui.